Il 24 novembre 2018 a Modena l’ENS, Ente Nazionali Sordi, ha organizzato un incontro per i propri associati dal titolo “Celiachia… questa sconosciuta, non tanto sconosciuta”.
L’ENS è situato all’interno della sede dell’Istituto Tommaso Pellegrini, una scuola dove si possono frequentare corsi di LIS, il linguaggio dei segni, e di comunicazione. Nella sede c’è un circolo dotato di mensa-bar che somministra pietanze a tutti gli studenti e gli insegnanti dell’Istituto. A rotazione vi lavorano ben ventotto baristi, dal lunedì alla domenica.
Sono stata invitata come relatrice e non nego che la cosa mi preoccupava non poco: non sapevo come avrei potuto impostare l’incontro e interfacciarmi con una platea di persone con disabilità uditive e di parola. Appena entrata nella sede, ho subito percepito un’atmosfera particolare. Le persone presenti comunicavano tra loro tramite il linguaggio dei segni, i loro volti erano sereni e sorridenti, sembrava fossero tutti pervasi da una pace interna che mi contagiava positivamente. Era come entrare in un altro mondo.
Mi sono fatta coraggio e mi sono avvicinata a un ragazzo che mi guardava da lontano e che con la mano mi ha fatto segno di avvicinarmi. Con la sua voce un po’ disarticolata mi ha fatto capire che sapeva chi ero e che mi stava aspettando. Da lì in poi è stata una discesa. L’incontro doveva durare un paio d’ore, ma in realtà è durato quasi il doppio perché la platea era interessatissima, molto curiosa e proponeva tantissime domande.
Alcuni di loro erano celiaci, altri conoscevano o frequentavano persone celiache e si preoccupavano moltissimo di non creare problemi in caso di una pranzo o una cena offerta nelle proprie case. Insomma, tutte persone che splendevano di raro altruismo e delicata sensibilità e che mi hanno davvero colpito. Avevano ben compreso il significato del termine “contaminazione da glutine” e volevano capire come comportarsi senza commettere errori.
I temi discussi hanno spaziato dall’Associazione Italiana Celiachia alla mia esperienza di celiaca e di volontaria AIC Modena, dalle informazioni generali sulla celiachia alla contaminazione da glutine, dalla dieta gluten free alla vita quotidiana e a come affrontarla in tutti gli aspetti, sia in quello sociale che nella vita privata.
Non nego che questa esperienza mi ha arricchito tantissimo e alla fine devo dire che non sono stata io ad aver donato a loro, ma loro ad aver donato a me qualcosa di speciale. Talvolta ci dimentichiamo o non ci accorgiamo di tante piccole realtà silenziose, ma che sono a noi tanto vicine. Restare in ascolto del prossimo può essere uno dei buoni propositi del 2019!
Rosalba Medde, volontaria AIC Modena